“Libera puoi”
In questo difficile momento, comune a tutti, a più voci si è alzato l’appello a portare maggiore attenzione, per quanto non sia mai abbastanza, per far sentire sostenuti le donne le ragazze i ragazzi le bambine e i bambini, che subiscono sopruso verbale emotivo fisico.
L’emergenza dovuta al contagio da corona-virus, costringe tutti ad una forzata clausura, ed è quasi certo, che vengono ad inasprirsi le occasioni di vessazione e abuso e ad abbassarsi le opportunità di richiesta di aiuto, decompressione e soccorso, molto più marcatamente in tutti quei contesti, cittadini e non, dove il disagio socio economico è macro e le strutture socio assistenziali, volontarie e strutturali, fanno più fatica ad essere presenti, già in tempi di allerta ordinaria.
Per abbattere le distanze, accentuate dall'isolamento forzato, per contrastare il calo delle chiamate ai telefoni di aiuto e ascolto, di minori e donne, per non aggravare il senso già precario di libertà di azione per coloro che provano a reagire, ecco che il richiamo alla maggiore attenzione prende forma attraverso una nuova vigilanza e attraverso nuovi provvedimenti per tutelare e proteggere da convivenze nocive.
Dobbiamo amplificare la presenza, amplificare gli strumenti, amplificare l’informazione e i canali di comunicazione.
La Commissione donne di Confcooperative, che non perde occasione per sostenere il contrasto alla discriminazione, agli abusi e alla violenza di genere, partecipa alla divulgazione delle informazioni per rimarcare che c’è sempre la possibilità di denunciare e trovare accoglienza e ascolto anche se le donne in pericolo, sono costrette in casa.
Uno degli strumenti attivi è la campagna del Dipartimento per le Pari Opportunità, a firma della Ministra Elena Bonetti, “Libera puoi”. La campagna ha l'obiettivo di promuovere il numero 1522, attivo h24, e far conoscere l’app “1522”, disponibile su IOS e Android, che consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e informazioni in sicurezza, senza correre il rischio ulteriore di essere ascoltate dai loro aggressori.
A rinforzare il messaggio, artiste e artisti, volti familiari che aiutano ad avvicinare le persone e le sensibilità.
Un'altra voce, è quella della Commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere del Senato della Repubblica, presieduta dalla Senatrice Valeria Valente, che ha approvato all'unanimità il 26 marzo un documento sulle possibili soluzioni per prevenire e contrastare la violenza domestica nel periodo di applicazione delle misure del contenimento del Covid-19. E si chiedono misure urgenti da tradurre in emendamenti anche sul Decreto Cura Italia,
-pubblicizzare maggiormente e in più lingue il numero 1522 con l’attivazione di sms e chat,
- assicurare ai centri antiviolenza, alle case rifugio, agli sportelli anti tratta kit sanitari e disinfettanti, sanificazione, dotazioni tecnologiche e spazi di quarantena necessari per assistere madri e figli,
- di individuare ulteriori strutture per la residenza temporanea delle donne in pericolo, di assicurare il coordinamento tra le forze dell’ordine e i centri antiviolenza e misure per le donne immigrate.
Il nostro contributo, si attiva chiedendo di promuovere la campagna 'Libera puoi' inserendo il link nelle pagine web istituzionali delle proprie Commissioni Regionali, sulle Home page delle Confcooperative Nazionale e Territoriali e delle Federazioni.
Così come proponiamo di inserire in ogni comunicazione, mail o documento, l'hashtag #fattisentire
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