‘Stereotipia’ = La ripetizione di una sequenza invariata e costante di uno o più idee o modelli. Possiamo uscirne?
Dal primo approfondimento sui temi di sensibilizzazione della campagna #fattisentirecontrolaviolenza.
Promuoviamo il contrasto agli stereotipi
una lettura degli stereotipi e del processo che li rende parte integrante del nostro agire e pensare quotidiano è emersa una chiara, anche se non esaustiva, linea di azione.
- Aprire il dialogo sul tema, nei luoghi i di lavoro, in famiglia, a scuola. Con presenza e continuità.
- Formazione, nelle imprese e nei luoghi di lavoro, per gli operatori addetti alla relazione con i ragazzi e le ragazze, gli insegnanti
- Lavorare insieme donne e uomini e generazioni diverse, sul tema
- Assegnare risorse e avanzare politiche di obbligatorietà alla formazione
“Sui luoghi di lavoro si può fare molto, formazione e momenti di approfondimento sul tema della parità di genere. Alcuni progetti avviati hanno restituito grande soddisfazione e consapevolezza in più, in primis da parte dei lavoratori maschi. Le aziende, sempre più, hanno dalla loro l’opportunità della certificazione di qualità, e di un maggior punteggio su questa attivando azioni a favore delle Pari Opportunità. Un modo per scegliere di svelare quello che spesso non si vede e che se affrontato può fare la differenza” la sociologa Graziella Priulla
“L’Osservatorio sulle Tendenze Giovanili (MUSA) sugli adolescenti italiani presenta una pronunciata stereotipia di genere:
- 4 su 10 ritengono che debba essere l’uomo a mantenere la famiglia (affermano ciò anche il 25% delle studentesse);
- 1 su 4 che l’uomo deve comandare in casa;
- 1 maschio su 5 pensa che il tradimento femminile sia più grave di quello maschile;
- L’unica assunzione positiva è nella constatazione che l’uomo non solo può, ma anche deve, svolgere le faccende domestiche (9 su 10).
Occorre agire adesso a partire dalla scuola e in famiglia. Sviluppare lo spirito critico, anche con l’aiuto della politica, per poter cambiare il percorso e le scelte delle generazioni future” il ricercatore Antonio Tintori.
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Desiree' Degiovanni
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